Il sorgo ha origini molto antiche: proviene dal continente africano ed è stata una delle prime piante ad essere coltivata. E’ il quarto cereale per importanza nell’economia agricola mondiale, dopo frumento, riso e mais.
In Italia, la coltura del sorgo non è molto diffusa: si coltivano appena 29000 ettari nonostante l’estensione potrebbe essere molto più vasta.
La composizione chimica del sorgo è estremamente interessante dal punto di vista nutrizionale, poiché contiene molta fibra (circa 80%), proteine (7-14%), lipidi e soprattutto carboidrati. Come gli altri cereali gluten free, il sorgo contiene un amminoacido essenziale, la lisina, fondamentale nell’alimentazione.
Queste sue caratteristiche rendono il sorgo altamente digeribile e facilmente assimilabile, contiene inoltre ferro, calcio, potassio e vitamine come la niacina (Vitamina B3) e la vitamina E.
Il sorgo è senza dubbio una buona fonte d’energia per la nostra alimentazione: i carboidrati complessi, durante il metabolismo, si trasformano a poco a poco in molecole di glucosio più semplici, utili a rilasciare energia e sono tipici dei cereali e pseudocereali.
Fonte: improntaunika.it
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